CINEMA_SCUOLA | FarneseCinemaLAB

presenta

 i film proposti per l’anno scolastico 2024/2025

I film proposti hanno in elenco la sinossi e l’area tematica a cui si rivolgono per fornire dei spunti (tag) su cui si può lavorare in classe. Il costo del biglietto è di euro 5,00, con la possibilità di un abbonamento a 12 euro per 3 visioni con un minimo di 100 ragazzi paganti per la sala 1 e 40 ragazzi paganti per la sala 2. Tutte le visioni sono accompagnate da nostro personale di educazione alla visione cinematografica ed è possibile avere a richiesta del materiale didattico e locandine per il lavoro in classe.

Infine i titoli non sono esaustivi ma in continuo aggiornamento e possono sempre su richiesta essere valutati dei titoli non presenti nel seguente elenco secondo vostre specifiche esigenze.

  • Scuole primarie e scuole secondarie di primo grado
  1. Buffalo Kids. 

Film di animazione.  Diretto da Juan Jesus Garcia Galocha, Pedro Solis Garcia.

Il film, della durata di 1h. 23 m., segue la storia di Mary e Tom sono fratelli irlandesi orfani che arrivano a New York City via transatlantico nel 1886 e si ritrovano rapidamente in un selvaggio viaggio attraverso il paese a bordo di un treno transcontinentale chiamato “ Orphan Train”, dove incontrano un nuovo straordinario amico che cambierà per sempre le loro vite .Guidati dalla curiosità, dall’amicizia e dal lavoro di squadra, il loro pericoloso viaggio pieno di scoperte li introdurrà a subdoli villain, alleati sorprendenti, eroi inaspettati e avventure inimmaginabili in una ricerca esilarante e commovente della loro casa.

Il titolo si presta molto facilmente a un pubblico di diverse età. Per gli studenti più piccoli è un ottimo esempio di film contro ogni forma di bullismo, in cui la diversità non è vista come un ostacolo, ma è un elemento che ci arricchisce come società e ci rende dei cittadini più rispettosi. BUFFALO KIDS si presta anche alla riflessione per i ragazzi delle scuole di secondo grado, in quanto offre uno spaccato storico-culturale 

sui flussi di migrazione di fine ‘800 e permette un importante parallelismo sulla nostra attualità.

BUFFALO KIDS è stato presentato in Concorso nella sezione Elements +6 del GIFFONI FILM FESTIVAL 2024 e ha vinto il premio EASY JET SPECIAL AWARD con la seguente motivazione (estratto): 

“Buffalo Kids tratta con delicatezza questioni legate all’inclusione e alla diversità, spaziando dalle persone con disabilità, all’accettazione di diverse culture e comunità, fino ai bambini in situazioni familiari fragili. Nonostante la complessità dei temi, il film riesce a mantenere un tono dinamico, leggero e ottimista. Il viaggio attraverso gli Stati Uniti fa dà sfondo a un percorso interiore dei personaggi che, ascoltandosi e accogliendosi reciprocamente, superano i propri limiti e imparano ad esprimere i propri talenti mettendoli al servizio del gruppo. Inoltre, riteniamo che il film sia tecnicamente ben realizzato e abbiamo apprezzato anche la qualità del doppiaggio. Buffalo Kids è un’opera coinvolgente che ha saputo far sorridere (e commuovere) tutti i membri della nostra giuria”.

Temi: inclusione, uguaglianza, superamento dei pregiudizi, rispetto, amicizia, fratellanza, senso di comunità e appartenenza, l’unione fa la forza: superare gli ostacoli restando uniti, la bellezza del mondo e l’importanza della curiosità e della scoperta. 

  1. Linda e il pollo.

Film di animazione . Diretto da Chiara  Malta e Sebastian Laudenbach.

Il film è stato premiato a Torino Film Festival, ha ottenuto 1 candidatura agli European Award, ha vinto un premio ai Cesar, ha ottenuto 2 candidature e vinto un premio ai Lumier Awards.

E’ un film per tutte le età , un viaggio animato , divertente ed emozionante , che parla  innanzitutto a noi stessi, a noi adulti così come a noi bambini. Gli studenti più piccoli possono rendersi conto che l’infanzia non è  sempre  un paese delle meraviglie, né un momento particolarmente felice o tenero, e il tema dell’ingiustizia  è molto legato a quell’età. Per i ragazzi più grandi  il film è  un racconto imperdibile sul significato profondo della memoria , sulla elaborazione del lutto a seguito della perdita  di una persona cara   e sull’importanza dello stare insieme creando una collettività, il tutto condito con una buona dose di leggerezza.

Il film della durata di 73 minuti , mostra la storia di Linda accusata di aver rubato un anello, la mamma Paulette si rende conto di avere sgridato ingiustamente Linda e adesso farebbe qualunque cosa per farsi perdonare. Farebbe anche un pollo con i 

peperoni, lei che non sa cucinare… Ma come come si fa a trovare un pollo durante uno sciopero generale? Dal pollaio al camion dei cocomeri, dal camionista allergico alle piume, alle insidie di una zia troppo zelante, dalla nonna alla cucina allagata, Linda e la sua mamma si imbarcano in un’avventura irrefrenabile che coinvolgerà tutta la “banda di Linda” e l’intero quartiere.  

Temi : l’importanza dello stare insieme, la memoria, il lutto, il disagio familiare, rispetto dell’ordine costituito, ribellione.

  1. Il robot selvaggio.

Film di animazione , regia di Chris Sanders , durata 101’.

Una favola sul rapporto tra natura e tecnologia con l’uso del disegno digitale che guarda all’impressionismo. Tratto dal libro di Peter Brown.

Il robot selvaggio parla ai ragazzi di integrazione, ecologia, intelligenza artificiale e sentimenti. Parla di amicizia e di persone che veramente ti ritrovi vicine e sono quelle meno rumorose e invisibili. Parla di gentilezza come modo di ribaltare questo momento storico, la gentilezza come arma pura ed efficace. Ma soprattutto vuole esplorare l’idea che le emozioni e le relazioni interpersonali sono ciò che ci rende veramente vivi, non importa di cosa siamo fatti. 

Roz un robot precipitato dal cielo su una scogliera viene accidentalmente aiutato dalla fauna locale. Programmato per servire cercherà di fare amicizia con gli animali imparando perfino il loro linguaggio, ma tutti lo considerano un mostro. Le cosa cambiano quando un orso lo spinge giù da un dirupo facendolo cadere su un nido e uccidendo una famiglia di oche. Solo un uovo rimane illeso. Quando l’oca nascerà per via dell’imprinting inizierà a considerare il  robot Rossing 7134 come fosse sua madre. Per educarlo Roz sarà aiutato da una astuta volte Fink che gli insegnerà a volare, ma le cose si complicheranno anche per l’arrivo sull’isola di altri robot.

Temi: genitorialità, famiglia, crescita, gentilezza, collaborazione, amore, amicizia , coraggio.

  1. Il mio amico robot.

Diretto da Pablo Berger, tratto dal grafic-novel di Sara Varon scrittrice e illustratrice americana nota per il suo lavoro nella letteratura per bambini.

Film di animazione, presentato alla 76° Festival di Cannes nel 2023 , ha ricevuto diversi premi e in ultimo è stato candidato agli Oscar come miglior film di animazione.

Il mio amico robot è un film di animazione. Va visto specialmente da più piccoli ma non solo , perché questa è una favola popolare sulla solitudine metropolitana e sulla complicità dell’amicizia, dell’ascolto, sulla conoscenza e sulle emozioni. Narra di incontri occasionali, di  imprevisti, di fragilità dei rapporti umani, elaborazione della mancanza, destini beffardi ma anche di qualcosa di bello e buono . Vi sono molti elementi onirici , è un film che parla solo attraverso le immagini e musica. Ambientato nella New York negli anni 80.  

Il mio amico robot è ambientato a New York negli anni 80 dove Dog il nome di un cane che stanco di essere solo ordina ed assembla un droide, tra i due anizia una grande amicizia. Purtroppo non durerà molto ma non per l’affievolirsi dell’affetto : Dog si troverà costretto ad abbandonare Robot sulla spiaggia. Che ne sarà di loro ? .

Temi: amicizia , empatia, ascolto , fragilità, tradimento , complicità , solitudine. 

  1. FLOW.

Film di animazione, diretto da Gints Zilbaldis. Durata 84’

Il capolavoro di animazione che ha incantato Cannes e Annecy e già tra i favoriti per un Oscar.

La totale assenza di dialoghi, di appigli cronologi, di riferimenti letterari o cinematografici, e la compresente approssimazione mimetica, di figure abbozzate ma non sgraziate, conferiscono fascino e tratto identitario a quest’opera misteriosa.

Un gruppo di animali di ritrovano con le loro solitudini e il loro sguardo vuoto, sopravvissuti e diseredati in uno scenario di civiltà perduta. Dove sono diretti? Non lo sappiamo noi e nemmeno loro. Il cammino sarà irto di prove e paure ma anche di stupore, enigmi, barlumi di coscienza primitivi. 

Il protagonista della storia è un gatto abituato a vivere per conto suo e che si vede improvvisamente costretto a mettere da parte la sua indipendenza per sopravvivere. In un mondo in cui gli esseri umani sembrano essere scomparsi, l’arrivo dell’inondazione lo costringe infatti a mettersi in salvo su una barca che deve però condividere con un variopinto gruppo di animali, tra cui un lemure, un cane labrador, una megattera e un uccello. Gli animali imparano a collaborare, ma per il gatto è una sfida estremamente difficile. L’esito però sarà sorprendente. Tra paesaggi di abbagliante bellezza e pericoli imprevisti, il viaggio farà capire che l’unione è la loro vera forza. 

Temi: resilienza, solidarietà, comunione d’intenti, natura, ecologia, collaborazione oltre le differenze.

  • Scuole secondarie primo e secondo grado
  1. Maria Montessori ( La nouvelle Femme ).

Film drammatico storico, diretto da Lea Todorov .Durata 100’

Presentato in anteprima nazionale durante la 60 Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro. 

E’ un film per le scuole di tutta Italia , perchè può favorire un cambiamento e una crescita  sociale e culturale  con approfondimenti e dibattiti per sensibilizzare  gli studenti delle medie e superiori   su  molti temi  importanti   dal un punto di vista storico, per  i mutamenti sociali e culturali avvenuti  tra ottocento e novecento, sui diritti di empacipazione femminile , sull’inclusione e sull’importanza delle diversità di ogni tipo, sul tema della pace e sul rapporto con la natura per la cura del pianeta., ma fa anche riflettere sui metodi di insegnamento e sulla pedagogia oggi. 

Opera prima si Lea Todorov , figlia del grande filosofo Tzevan Todorov. Il film ritrae la famosa pedagogista italiana in un momento particolare della sua vita. La figura di Maria Montessori (interpretata da Jasmine Trinca) emerge grazie alla coprotagonista, la cortigiana Parigina Lili D’Alengy interpretata da Leila Bakhiti e che rappresenta il cuore e l’anima del film. E’ un esempio di donne all’inizio del Novecento, estremamente efficace nel racconto di un mondo maschile in cui le donne non hanno posto. Lili e Maria ciascuna dalla sua barricata e alleandosi sono quelle che fanno la differenza. Lili è una famosa e fatale mondana parigina che ha un segreto per l’epoca “vergognoso”: una figlia con disabilità che tiene nascosta. Lili decide di portare Tina a Roma da dove arriva la notizia di una pedagogista che sa come trattare casi simili.

Temi: maternità, uguaglianza, femminismo, istruzione, diversità, storia, diritti umani.

  1. Invelle. 

Film di animazione , diretto da Simone Massi , durata 90’.

Presentato alla biennale di Venezia nel 2023 , primo lungometraggio del regista, in dialetto marchigiano. Protagonisti sono tre bambini : Zelinda, Assunta e Icaro.

Invelle  ( non luogo) è altamente consigliata la proiezione nelle scuole, per sensibilizzare ed educare al vivere comune e comunitario. Tre generazioni e sempre la stessa lotta di classe, la stessa sofferenza. L’unica strada è lottare, ribellarsi per se stessi, per chi è venuto prima. E prima ancora.   E prima ancora. Si chiude con l’invito a una riflessione, a una presa di posizione che scuota le coscienze, che stimoli la responsabilità personale, perchè ciascuno ha un ruolo nell’evoluzione del mondo, nel benessere altrui. Gli ideali ci sono e sono fortemente condivisibili.  

Nel 1918 Zelinda è una bambina con la madre in cielo e il padre in guerra. Le tocca di  lasciare l’infanzia e indossare la casa i fratelli e la stalla. Un giorno Zelinda torna ad avere un padre e una madre e alla fiera del paese spalanca gli occhi per far posto a tutte le cose che osserva, vere o immaginarie Zelinda si crea un idea di come gira il mondo.Gira così  forte che la sua storia diventa quella di un’altra, Assunta . Siamo nel 1943 la bambina è una contadina che sta in equilibrio con una gamba, con la testa guarda il cielo e tiene il piede in guerra. Un salto e tutto sparisce e ci troviamo nel 1978 , Icaro è un bambino contadino che gira in tondo intorno al niente ma che ha un sogno da realizzare.

Temi: la terra, la memoria, la civiltà contadina, fallimenti, dolori ,la perdita la speranza.  

  1. Una strampalata orchestra (En fanfare).

Regia di Emmanuel Courcol . Durata 103’

Film commedia , presentato al 77°  Festival di Cannes 2024 nella sezione Cannes Premiers.

En Fanfare è un film che va visto dai ragazzi  perché ci offre uno spaccato sociale delle Francia odierna  ma nello stesso tempo il  discorso può essere rivolto come uno specchio  a tanti altri contesti simili, presenti anche nel nostro paese.  Si  parte dal dramma medico , si  passa alla vicenda familiare tra due fratelli adottati, poi allo 

scontro sociale fra i due protagonisti uno borghese, realizzato, sensibile e un pò supponente nella scoperta di un mondo non suo; l’altro proletario, fallito, istintivo e umorale, desideroso di riscatto ma troppo orgoglioso per ammetterlo, infine si  accenna alla crisi economica del nord e alle proteste operaie per la chiusura delle fabbriche. A fare da tratto di unione è la musica. 

La vita dell’acclamato e famoso direttore d’orchestra Thibout cambia radicalmente quando scopre di avere una leucemia e ha bisogno di un donatore di midollo osseo. Proprio a causa della sua malattia, scopre di essere stato adottato e che il perfetto donatore potrebbe essere suo fratello biologico. Si tratta di un modesto impiegato che vive in una cittadina nel nord della Francia e suona il trombone nella fanfara locale.

Temi: adozione, filiazione, amicizia, empatia, salute.

  1. La storia di Souleymane.

Diretto da Boris Lojkine . Durata 93’ Film drammatico. 

Presentato al Festival di Cannes 2024 . Premio Un Certain Regard : migliore attore Abou Sangare . Premio Un Certain Regard . Premio della giuria

Il cinema spesso ci permette di cogliere aspetti della realtà che spesso sfuggono alla nostra attenzione e film come questo invita i ragazzi ad essere sensibili a  tematiche come l’immigrazione e l’inclusione  ad essere   più in contatto con la realtà in cui vivono, ad essere  più consapevoli nei confronti delle persone che vivono accanto a noi, mostrando i loro vissuti e le loro aspirazioni. Il regista cerca di rispondere alle domande che spesso si pongono i ragazzi stessi: “cosa succede agli emigranti dopo l’arrivo in Europa”? Come vivono e quali percorsi possono intraprendere per ottenere la carta di soggiorno? Per i ragazzi vedere “La Storia di Souleymane”, che si sviluppa   in tre giorni,  aiuta a comprendere  le contraddizioni e  le assurdità dei  un sistemi sociali che non riescono  a rispondere adeguatamente a chi chiede che i loro diritti vengano rispettati.     

Immigrato a Parigi dalla Guinea, il giovane Souleymane attende con ansia il colloquio con l’ufficio immigrazione locale per ottenere asilo e regolarizzare la presenza in Francia. Nel frattempo, sbarca il lunario sfrecciando per la città in bicicletta e facendo consegne, subaffittando il profilo su un app da un conoscente. Per dormire, deve prenotare ogni giorno un posto letto nella sistemazione provvisoria statale e 

presentarsi in tempo la sera alla partenza del pullman, schivando i vari ostacoli umani e istituzionali che cercano di mettergli i bastoni tra le ruote. 

Temi: diritto di asilo, cittadinanza, conflitti tra minoranze, sfruttamento, empatia, regole sociali, speranza, amore, legami familiari.

10. L’oro di Napoli. 

Diretto da Vittorio De Sica durata 140’ Film drammatico, comico. 

Presentato in prima mondiale alla pre-apertura della  81° mostra internazionale del cinema a Venezia  2024 in versione restaurata dal nipote regista Andrea De Sica in collaborazione con la Cineteca Nazionale, in occasione dei 50 anni dalla scomparsa del grande regista Vittorio De Sica.

Il film è una pietra miliare sia nella storia del cinema italiano che nella filmografia di Vittorio De Sica. Per gli studenti da un punto di vista storico, anche rivisto a distanza di anni, il film conserva un alto livello di lettura di una città e dei diversi contesti sociali che ne innervano la vitalità. Umanamente “L’oro di Napoli” mostra protagonisti, ieri come oggi , che riescono a compiere delle scelte di valore per la sopravvivenza nonostante tutto e perché, come le pepite, il loro mal di vivere si nasconde nei recessi di un animo che in superficie preferisce fingere che non esista.

Il film traeva il soggetto dall’omonima raccolta di racconti di Giuseppe Marotta, nella riduzione cinematografica di Cesare Zavattini che lo sceneggiava con lo scrittore e lo stesso De Sica. Prodotto da Carlo Ponti e Dino del Laurentis il film è suddiviso in 6 episodi che raccontano alcune delle tante e universali facce di Napoli attraverso i capitoli : Il guappo, Pizze a credito, Il funeralino,  I giocatori, Teresa, Il professore.

TEMI: famiglia, ribellione, tradimento, amore, dipendenza dal gioco-ludopatia, senso di colpa.

  1. L’abbaglio. 

Diretto Roberto Andò, interpretato da Toni Servillo, Salvatore Ficarra e Valentino Picone. Film storico. 

Progetto presentato a Cannes 2024 nello Spazio dell’Italian Pavilion. Uscirà nelle sale a  gennaio del 2025 .

Il film è un esempio di come si possa raccontare la Storia risorgimentale italiana cercando di intrecciare l’elemento drammatico con quello comico, che ha qualcosa di liberatorio. Infatti secondo il regista Roberto Andò :  “possiamo uscire da un fatto storico conosciuto per aprirci ad una nuova interpretazione, e riportarci con occhi nuovi ad una pagina di Storia così importante che spesso la scuola carica di retorica, 

ho inserito la fantasia per creare una emozione”. I ragazzi possono conoscere patrioti risorgimentali che pochi conoscono, l’importanza del popolo e della brutalità della violenza dove le vittime sono sempre gli ultimi della Storia. 

Il film è ambientato nel 1860, quando Garibaldi da inizio insieme ai Mille all’avventura che unificherà l’Italia, partendo da Quarto. Insieme a lui vi sono giovani idealisti entusiasti, provenienti da ogni parte dell’isola , e i suoi fedelissimi ufficiali tra cui spicca un volto nuovo : il colonnello Vincenzo Giordano Orsini. Inoltre tra i militi reclutati troviamo altri due siciliani . il contadino migrato del nord Domenico Tricò e l’illusionista Rosario Spitale. Una volta giunti in Sicilia e precisamente a Marsala i Mille si scontrano con l’esercito borbonico molto più numeroso, motivo per cui non riescono ad irrompere a Palermo. A questo punto però Garibaldi escogita un piano: il colonnello Orsini insieme ad un gruppo di militi  deve far credere al comandante svizzero Jean Luc Von Machel che Garibaldi si sta ritirando. Riuscirà l’ingegnoso piano Garibaldino? Da questo momento inizierà una gara di astuzie che li condurrà ad un esito impossibile, paradossale e sorprendente. 

Temi: idealisti, libertà, conflitti, dilemmi interiori, emozioni, storia, popolo, compromessi.

  1. Il maestro che promise il mare. 

Film drammatico/storico , diretto da Patricia Font, tratto dal libro

“ El maestro que prometió el mar” di Francesco Escribano.  Durata 1h e 45’

Film che racconta una storia vera: quella di Antoni Benaiges, ma anche la nostra. In un momento storico che vede il mondo sconvolto dalle guerre e ottenebrato dall’avanzata dei regimi autoritari, il maestro che promise il mare porta un messaggio attuale contro ogni forma di repressione e sull’importanza di mantenere viva la memoria della nostra storia. Il film mostra la passione per l’insegnamento, ricorda il dovere della memoria in un presente in cui il revisionismo storico si approfitta delle amnesie collettive e insegna che la Storia può ripetersi e che certe lezioni andrebbero apprese affinché ciò non torni ad accadere.

Nel 1936, il maestro Antoni Benaiges accetta l’incarico come insegnante in un piccolo e isolato villaggio nella provincia di Burgs, in Spagna. Qui il giovane maestro instaura un intenso legame con i suoi studenti, bambini tra sei e i dodici anni, ai quai fa una promessa: portarli a vedere il mare per la prima volta. Ma i metodi innovativi d’insegnamento del maestro (basati sul metodo del pedagogista francese Cèlestin Freinet), volti a esprimere il massimo potenziale dei suoi alunni non incontrano il 

consenso di alcuni genitori, della Curia e soprattutto dell’incombente regime franchista, che si oppone duramente agli ideali dell’insegnante. Settantacinque anni dopo, la nipote di uno di quei studenti, attraverso i ricordi di coloro che lo hanno conosciuto, ricostruisce la meravigliosa storia vera nascosta dietro la promessa del maestro. Una storia di coraggio, di dedizione che rischiava di rimanere sepolta dalle ombre della Guerra Civile. 

Temi: coraggio, dedizione, memoria resistenza storia, passione per l’insegnamento.

  1. NON DIRMI CHE HAI PAURA 

Film drammatico, diretto da Yasemin Samderel. Durata 102 ‘.

Tratto dal libro di Giuseppe Catozzella “Non dirmi che hai paura”. Il film ha ricevuto da poco la Menzione Speciale della Giuria al Tribeca international Film Festival 2024. 

E’ importante per i ragazzi conoscere la storia di Samia e il film  racconta il coraggio di una giovane donna che sfida un regime brutale e lotta per la sua libertà e per il suo futuro. 

Samia nasce a Mogadiscio in Somalia. Mentre la Somalia è sempre più preda dell’irrigidimento politico e religioso, mentre le armi parlano sempre più forte la lingua della sopraffazione, Samia guarda lontano, all’età di nove anni avverte nelle sue gambe magre e velocissime un destino di riscatto per il paese martoriato e per le donne somale. Con l’aiuto del suo migliore amico Ali, Samia trasforma questo talento in un sogno: rappresentare la Somalia ai Giochi Olimpici di Pechino nel 2008:

Temi: la scelta, coraggio, etica, libertà, forza di volontà, amicizia, dittatura, migranti.

  1. LINNOCENZA

Film Drammatico, diretto da Kore’eda Hirokazu, durata 126‘. 

Il film è stato premiato al Festival di Cannes .

Il film mostra la relatività della verità, per i ragazzi è un ottimo esempio per comprendere i diversi punti di vista sulla stessa realtà, dei possibili fraintendimenti, e di come lo scontro tra individuo e istituzione influenza sia il concetto di verità che i nostri comportamenti e le nostre emozioni.  

Minato che ha 11 anni e vive con sua mamma vedova, inizia a comportarsi in modo strano e torna da scuola sempre più avvilito. Tutto lascia pensare che il responsabile sia un insegnante, così la madre si precipita a scuola per scoprire cosa sta succedendo. Ma la verità, come spesso accade nei film di Kore-eda, si rivelerà essere un’altra e i fatti sveleranno una profonda e toccante storia di amicizia.

Temi: scontro individuo-istituzione, verità, emozioni, amicizia, bullismo 

  1. IL RAGAZZO DAI PANTALONI ROSA 

Film drammatico, diretto da Margherita Ferri, durata 120’.

Tratto dall’opera letteraria “Andrea oltre il pantalone rosa” di Teresa Manes.

Il film ha l’obiettivo di sensibilizzare i giovani sul bullismo e le sue conseguenze. Veicola un messaggio incoraggiamento a superare i momenti difficili e mette in luce i valori fondamentali di empatia e rispetto verso gli altri. Il film è narrato dallo stesso Andrea con tono leggero e ironico, creando un forte impatto emotivo. Non sono rappresentati sullo schermo né il suicidio, né le conseguenze giudiziarie. Andrea è raccontato come un bambino solare, vivace e creativo, esplorando le sue relazioni e le dinamiche di bullismo che lo hanno portato a pensare di non avere via d’uscita. 

Il 20 novembre 2012, Andrea Spezzacatena, un ragazzo che aveva appena compiuto 15 anni, si è tolto la vita. Tutto comincia con un banale incidente domestico: a causa di un lavaggio sbagliato, i jeans rossi che Teresa, la madre di Andrea, aveva regalato al figlio si erano tinti di rosa. Andrea decide di indossarli ugualmente per andare a scuola, incurante dei bulli che da tempo lo avevano preso di mira con insulti omofobi, culminanti con l’apertura di una pagina Facebook creata ad hoc per deriderlo. Quello di Andrea è stato il primo caso in Italia di bullismo e cyberbullismo che ha portato al suicidio di un minorenne. Teresa Manes ha scoperto l’esistenza della pagina solo dopo la morte del figlio e in seguito al tragico evento ha dedicato la sua vita a spiegare ai ragazzi il pericoloso uso che a volte si fa delle parole arrivando a scrivere un libro Andrea. Oltre il Pantalone Rosa (edito da Graus) e giungendo fino al Quirinale dove il Presidente Sergio Mattarella le ha conferito l’onorificenza di Cavaliere.

Temi: bullismo, empatia, resilienza, libertà, stereotipi, ricerca dell’identità, emozioni, conseguenze delle proprie azioni.

  • Scuole secondarie di secondo grado 
  1. Campo di battaglia.

Diretto da Gianni Amelio, interpreti Alessandro Borghi, Gabriel Montesi, Federica Rosellini.  durata 104 minuti. Film drammatico. 

Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 2024 

Per i ragazzi  è importante conoscere che si può parlare della guerra senza mostrare immagini di guerra , non è un film di guerra ma un film sulla guerra sulle sue conseguenze , è un film sul passato ma nello stesso tempo rivolto al presente alla nostra contemporaneità.  I mass media ci mostrano ogni giorno immagini di guerra , ci parlano di guerra , ma sembra che ormai ci siamo assuefatti al concetto di guerra  che sembra usurato a cui rispondiamo con indifferenza. Film come questo possono risvegliare le coscienze sollecitando i ragazzi a riflettere ed impegnari per realizzare una utopia di pace.  

Campo di battaglia liberamente ispirato al racconto “La Sfida”  di  Carlo Patriarca , è ambientato in Friuli Venezia Giulia durante la Prima guerra mondiale, e vede protagonisti due ufficiali medici che lavorano nello stesso ospedale militare dove sono testimoni del fenomeno dell’ autolesionismo praticato dai soldati per essere 

riformati o almeno portati via dalle trincee. Nel frattempo, al dramma bellico sta per aggiungersi la grande epidemia di febbre spagnola.

Temi: sofferenza della guerra, disperazione, questione femminile, linguaggi, la patria, dilemmi, immigrati, pietas, autolesionismo.

  1. L’amore secondo Kafka 

DIretto da Judith Kaufman e Georg Maas , durata 98’. Film romantico/drammatico 

L’amore secondo Kafka è un film adatto per gli studenti delle superiori perché  esplora diversi temi universali e senza tempo, come l’amore e la malattia, il conflitto tra dovere familiare, il desiderio personale e la ricerca e la ricerca delle ragioni per apprezzare la meraviglia della vita. Inoltre mette in risalto  il ruolo della giovane donna indipendente, coraggiosa e in cerca di emancipazione.

Grazie all’amore, l’ultimo anno della vita di Franz Kafka si trasforma nel più felice. Fino ad allora, Franz non aveva mai avuto la possibilità di vivere l’intimità: malato di tubercolosi, era vincolato alla sua famiglia opprimente. Ma l’incontro con Dora Diamant, una donna mondana e saggia, cambia tutto. Lei lo accetta per quello che è, e lui accoglie lei con lo stesso spirito. I due si conoscono nel 1923 sulla costa del Mar Baltico, dove lui è in convalescenza e lei lavora in un centro sociale ebraico. Decidono di trasferirsi insieme a Berlino e, quando la salute di Franz peggiora irrimediabilmente, si spostano in un sanatorio in Austria. Appena un anno dopo, Franz muore, ma il ricordo del loro tempo insieme accompagnerà Dora per tutta la vita.

Temi: amore, malattia, conflitto tra dovere familiare e desiderio personale, ricerca delle ragioni per apprezzare la meraviglia della vita, accettazione.

  1. Eterno visionario 

Diretto da Michele Placido , durata 112’, dal libro di Matteo Collura “Il gioco delle parti. Vita straordinaria di Luigi Pirandello”. Film drammatico biografico, sarà presentato al Festival del Cinema di Roma 2024. 

Eterno Visionario indicato per i ragazzi delle superiori perché fa conoscere il lato emotivo di Pirandello, è un viaggio  nelle profondità emotive di un uomo con un legame conflittuale con i figli, un rapporto controverso con il fascismo e il sogno di un amore assoluto. E’ l’autore di un teatro scandaloso, sovversivo e troppo moderno per il perbenismo borghese. Un simbolo iconico del suo tempo, 

contemporaneamente attualissimo e universale, capace di interpretare le contraddizioni e i fermenti dell’uomo di ieri e di oggi: uno nessuno e centomila.

In treno verso Stoccolma, dove riceverà il premio Nobel per la letteratura, Luigi Pirandello rivive il fascino e la magia dei personaggi che hanno popolato la sua vita e ispirato la sua arte.
Davanti al suo sguardo passano i fantasmi di un’intera esistenza: la follia della moglie, incapace di comprendere e accettare la scelta di vita di un artista predestinato; il burrascoso legame con i figli, schiacciati dal genio paterno e per questo incapaci di volare con le proprie ali; il controverso rapporto con il fascismo; lo scandalo del suo teatro, sovversivo e troppo moderno per il perbenismo borghese; il sogno di un amore assoluto per Marta Abba, la giovane attrice eletta a sua musa ispiratrice in un’inestricabile compenetrazione fra arte e vita.
Eterno Visionario racconta infatti una fase della vita di Pirandello per rivelarne il mondo emotivo, l’umanità, le passioni, le ossessioni e l’esistenza più intima intrappolata fra l’amore dirompente e impossibile per Marta e il burrascoso rapporto con la dolorosa malattia della moglie Antonietta.
Un racconto emozionante che si dipana fra Roma, la Stoccolma dei Nobel, la Berlino dei cabaret e di Kurt Weill, la Sicilia arretrata degli zolfatari e degli arcaici paesaggi. Per restituire il ritratto autentico e vivido, il tormento e la forza di un artista immenso, un implacabile, eterno visionario: un genio capace di trasformare in Arte la propria infelicità.

Temi: umanità, passioni, ossessioni, fascismo, amore, malattia, conflittualità. 

  1. Iddu, l’ultimo padrino

Diretto da Fabio Grassadonia e Antonio Piazza .Gli  autori si sono ispirati liberamente agli scambi epistolari tra Matteo Messina Denaro e l’ex sindaco di Castelvetrano Antonino Vaccarino, editi nel libro “Lettere a Svetonio” a cura di Salvatore Mugno.  Durata 122’ Film drammatico , presentato in concorso  alla 81° Mostra  Internazionale del Cinema a Venezia,  ricevendo  due  premi , il premio Carlo Lizzani al miglior film italiano, e il premio Mimmo Rotella 

Questo film è indicato per i ragazzi delle medie e  superiori perché insegna a scegliere la legalità. Non mettendo  fatti tragici nel dimenticatoio che si può crescere ed essere liberi. La memoria aiuta a fare la storia a prendere posizione, come è accaduto nel passato davanti a fatti tragici. Parlare a scuola di legalità e lotta alla 

criminalità organizzata è importante per aiutare i ragazzi a sviluppare quel pensiero critico che li porta a prendere le distanze da atteggiamenti criminali e a scegliere sempre la via giusta. Quella della legalità. Il film mostra il lato psicologico di Matteo Messina Denaro, molto diverso dal tipico uomo  potente di “cosa nostra”. Il film ci racconta anche una forma patologica di patriarcato siciliano e il rapporto di assoluta dipendenza con padre che ha  intravisto  nel figlio qualità indubbiamente criminali forgiando una personalità ipernarcisistica.  

Il film si ispira liberamente ai fatti di cronaca che circondano il criminale Matteo Messina Denaro . Sicilia, primi anni 2000 al tempo della latitanza del criminale. Dopo alcuni anni in prigione per mafia, Catello, politico di lungo corso, ha perso tutto. Quando i Servizi Segreti italiani gli chiedono aiuto per catturare il suo figlioccio Matteo, ultimo grande latitante di mafia in circolazione, Catello coglie l’occasione per rimettersi in gioco. Uomo furbo dalle cento maschere, instancabile illusionista che trasforma verità in menzogna e menzogna in verità, Catello dà vita a un unico quanto improbabile scambio epistolare con il latitante, del cui vuoto emotivo cerca d’approfittare. Un azzardo che con uno dei criminali più ricercati al mondo comporta un certo rischio.  Liberamente ispirato a fatti accaduti. I personaggi che vi compaiono sono frutto però della fantasia degli autori. La realtà è un punto di partenza, non una destinazione.

Temi:  mafia, cronaca , irrealtà, emozioni, relazioni familiari padre-figlio.

E’ ANCORA POSSIBILE INOLTRE PROGRAMMARE PER MATINÉE SCOLASTICHE I SEGUENTI FILM PER AREA TEMATICA :

CINEMA Ambiente

20.LA QUERCIA e i suoi abitanti

Film documentario, diretto da Laurent Charbonnier e Michel Seydoux, durata 80’

Quanta vita può pulsare attorno a un solo albero? Rispettando alla lettera la promessa del titolo, il film di Laurent Charbonnier e Michel Seydoux si insinua, con un drone che plana dall’alto, sotto le chiome e nel silenzio di un bosco, fino a raggiungere le radici di una farnia, o quercia peduncolata (quercus robur) risalente al 1810. Già dai primi minuti la “regina degli alberi”, dai tempi antichi interpretata come simbolo di forza e resistenza, è molto più che osservata: è scandagliata, sezionata dalla macchina da presa, che la esalta come una casa fortificata e accogliente. Nessuna voce fuori campo , nessun narratore , solo suoni e immagini.

La quercia infatti offre rami, foglie, cavità e radici ai suoi numerosi abitanti: una colonia di piccoli topi selvatici, una coppia di ghiandaie, uno scoiattolo rosso, un balanino delle ghiande (insetto che depone le uova nei frutti dell’albero, protagonista di sequenze sorprendenti) e ancora: un astore, un picchio rosso, un tasso, un barbagianni, e più lontano, ma non troppo, caprioli, nutrie e cinghiali. È un ecosistema multiforme e complesso, basato sulla coesistenza non pacifica di tante specie.

Temi: la natura, biodiversità, rispetto.

21. ALCARRAS

Film drammatico , diretto da Carla Simon durata 120’

ll film è stato premiato al Festival di Berlino, ha ottenuto 3 candidature agli European Film Awards, ha ottenuto 10 candidature a Goya.

Nella campagna assolata della Catalogna, la famiglia Solé vive e coltiva da decenni un vasto frutteto che gli era stato offerto dopo la guerra civile dai proprietari, i Pinyol. Un gesto d’onore a ricompensa di un aiuto cruciale, ma mai siglato con documenti ufficiali. I Solé si ritrovano perciò impotenti quando furgoni carichi di pannelli solari arrivano sui terreni, pronti a riconvertire il frutteto ed eliminare l’unica attività che la famiglia abbia conosciuto. 

Fra gli alberi di pesco e di fico, fra l’erba e il sole il film mostra traccia un affresco profondo, sentito, autentico e in definitiva commovente sulla fragilità di un mondo, sui legami familiari, sulla vulnerabilità dell’infanzia, sullo scontro fra il vecchio e il nuovo.  Un racconto che non è privo, in più di un momento, di leggerezza. Ma che soprattutto, in ogni momento, sembra vero. 

Temi: agricoltura, dignità, empatia, lavoro, famiglia, gioco, infanzia, memoria, identità, progresso, ecologia.

22. LA FAMOSA INVASIONE DEGLI ORSI IN SICILIA

Film di animazione, diretto da Lorenzo Mattotti, durata 82’ 

Candidato per il miglior film di animazione ai Cesar Award 2020 e condidato al David Donatello per la migliore sceneggiatura non originale,2020

Tratto dal racconto illustrato di Dino Buzzati La Famosa Invasione degli Orsi in Sicilia, pubblicato nel 1945 a puntate sul Corriere dei Piccoli.

 E’ un film sul piacere di narrare le storie, sul recupero della tradizione orale, delle leggende popolari; sull’importanza di saper ascoltare i punti di vista altrui. E’ un film  che si presta ad approfondimenti e riflessioni in classe, in particolare sulla relazione tra uomo e natura, ma anche sulla guerra e le folli logiche che la determinano.

Il film racconta del Grande Re degli orsi Leonzio che, nel tentativo di ritrovare il figlio da tempo perduto, decide di condurre il proprio popolo dalle montagne fino alla pianura, dove vivono gli uomini. Grazie al suo esercito e all’aiuto di un mago, riuscirà a sconfiggere il malvagio Granduca e a trovare finalmente il figlio Tonio, rendendosi però conto che gli orsi non sono fatti per vivere nella terra degli uomini.

Temi: memoria, storia, comunicazione, paura , ascolto, integrazione, guerra, uomo-natura

 CINEMA E SOCIETA’ (EDUCAZIONE CIVICA)

23. LA BICLETTA VERDE

Film drammatico/di formazione, diretto da Haifaa Al-Mansouer durata 98’

Prima regista donna in  Arabia Saudita. Nomination all’ Oscar 2013 come miglior film straniero.

Il film  fa conoscere ai giovani  la vita oggi in Arabia Saudita, degli uomini e delle donne che lo animano e dell’oppressione dell’uomo sull’uomo o della donna sulla donna, è la storia di una bambina, una madre e la ricerca di una bicicletta.
La bicicletta verde del titolo anche in questo caso è simbolo di emancipazione e libertà, l’oggetto che rappresenta una possibile salvezza al sistema al quale altrimenti anche Wadjda sarebbe condannata, come la madre e come le compagne, un sistema fatto di oppressione mentale e personale da parte degli uomini e di gran parte delle altre donne. La conquista dell’oggetto passa per un percorso di purificazione e abnegazione, Wadjda diventa così indipendente e libera non per il fatto di andare in bici ma grazie al percorso con il quale arriva a poterla comprare, talmente audace da influire anche sul tradizionalismo subito dalla madre. Una rivoluzione gentile compiuta involontariamente dal solo atto di cercare dei soldi da sola, ottemperando alle regole imposte (la gara di Corano) per scardinarle da dentro.

Arabia Saudita, in una scuola rigorosamente solo femminile Wadjda lotta per non soffocare i propri desideri di libertà. In particolare uno di questi riguarda l’acquisto di una bicicletta verde, con la quale potrà essere alla pari del bambino con cui gioca dopo la scuola. La sua famiglia non può permettersela e di certo non vuole che si faccia vedere su un oggetto tradizionalmente riservato agli uomini, così Wadjda comincia a cercare i soldi per conto proprio rendendosi conto ben presto che quasi tutti i metodi per farlo le sono proibiti. L’unica è partecipare ad una gara di Corano della scuola (lei che non eccelle nelle materie religiose), il cui primo premio è in denaro.

Temi: libertà, donne, istruzione, diversità, lotta, amicizia, religione, famiglia, diritti 

24. PERSEPOLIS

Film di animazione , diretto da Marjane Satrapi, durata 96’.

Nel 2007  candidato all’Oscar, basato sull’omonimo romanzo a fumetti autobiografico.

Premio della giuria al 60° Festival di Cannes.

Una bimba precoce e ribelle affronta il drastico mutamento imposto dal regime islamico in Iran, specialmente per quanto riguarda il modo in cui vengono trattate le donne.È la storia autobiografica di una bambina nel momento in cui la rivoluzione porta alla caduta dello scià, non senza violenza e sangue sparsi sulle strade. Per lei la lotta in nome di libertà e uguaglianza rappresenta un momento esaltante di crescita e conoscenza, e tutto il resto,  violenza e sangue, rimane fuori campo o si insinua nell’immagine come fosse un bagliore o un suono sinistro ma velato, anche se dirompente. L’instaurazione della nuova Repubblica Islamica, però, delude tutte le aspettative e i prigionieri politici che sono usciti dal carcere stanno per farvi ritorno.

Teheran. La piccola Marjane, a 9 anni ha già sviluppato un carattere ribelle e anticonformista che le fa rifiutare le rigide regole della società iraniana. Preoccupati per l’incolumità della figlia, i genitori di Marjane, quando lei compie 14 anni, decidono di mandarla a studiare in Austria. L’esperienza austriaca è per Marjane piuttosto traumatica. Alla fine della scuola, dopo una serie di forti delusioni, il richiamo verso le sue radici e la sua famiglia la spinge a tornare in Iran. Tuttavia, anche il reinserimento a Teheran si dimostra piuttosto difficile e Marjane continua a portare avanti la sua battaglia contro l’ipocrisia della società iraniana di cui è testimone fino ad arrivare alla difficile scelta di abbandonare il suo paese per trasferirsi in Francia.

Temi: musica, politica, integrazione, integralismo, libertà, diritti, memoria, donne, ribellione.

25. SE SOLO FOSSI UN ORSO

Film drammatico diretto da Zoljargal Purevdash, durata 96’

Per i giovani il  film  è un bell’esempio per conoscere antropologicamente  una cultura e una società  molto diversa dalla nostra, ma è anche una parabola di formazione che si carica di  una valenza metaforica:  cioè che nella realtà degli ultimi, seppur abberrante e incosueta può comunque arrivare uno spiraglio di luce. “Se solo  potessimo andare in letargo, come gli orsi in inverno, non avere mai freddo, non ammalarci mai…”. E’ una frase, pronunciata dal fratello più piccolo di Ulzii,il protagonista della storia , e rivela le esigenze primarie e irrinunciabili di un microcosmo umano tanto raggelato dalla mancanza di legna e carbone da bruciare nella stufa di una misera abitazione, situata nel distretto delle yurte (dove vive, in case mobili, il 60 per cento degli abitanti della capitale mongola), quanto soggiogato da una pericolosa, paralizzante rassegnazione, un ‘appannamento esistenziale’ che imprigiona come in una ragnatela.

Il film ritrae  un ragazzo volitivo e orgoglioso, in cui le asprezze adolescenziali si mescolano a timidi dolcezze. Uzii è un giovane studente con un talento spiccato per la matematica e la fisica ,  possiede  tutte le doti per partecipare a un concorso sulla Fisica che gli consentirebbe di ottenere una borsa di studio per frequentare l’università. La sua però è una famiglia che vive sotto la soglia di povertà alla periferia di Ulan Bator, capitale della Mongolia. C’è una madre che vorrebbe tornare nella campagna che ha lasciato e dei fratelli minori di cui prendersi cura.

Temi: natura, famiglia, tradizioni, forza di volontà, povertà, rassegnazione, futuro, crescita, empatia.

26. TATAMI

Film Thriller/drammatico, diretta da Zahar Amir Ebrahimi e Guy Nattiv, durata 105’ 

Presentato alla 80° Mostra Internazionale d’arte  Cinematografica  di Venezia  il 2 settembre 2023 vincendo il premio Brian.

E’ interessante comprendere per i nostri giovani studenti l’importanza  delle scelte, di assumere  le proprie responsabilità , lottare anche quando non c’è scampo , quando le influenze esterne si fanno troppo forti e il giudizio degli altri impedisce la realizzazione dei vostri sogni. Ma anche quando manca l’aria , come quando un avversario ti sta per strangolare e devi battere due colpi sul tatami per arrenderti. Che non vuol dire smettere di combattere ma tornare a respirare. Tatami è ispirato a storie vere: quella Sadaf Khade, pugile iraniana, che a gareggiato in short e canottiera, rifugiata in Francia. Quella dell’arrampicatrice  Elnaz Rekabi, campionessa mondiale, che a Seul ha gareggiato a capo scoperto. Tornata in Iran non si hanno più notizie. O quella di Kimia Alizadeh, taekwondoka iraniana, medaglia di bronzo ai Giochi olimpici di Rio de Janeiro nel 2016 che ha annunciato sui sociale network di aver lasciato l’Iran a causa dell’oppressione che il suo Paese esercita sulle donne. 

Tiblisi, Georiga. Campionati mondiali di Judo. L’iraniana Leile Husseini è in forma straordinaria e batte le avversarie una dopo l’altra. La medaglia d’oro è possibile.Da lontano le seguono il marito e il figlio piccolo, con gli amici di sempre; da vicino, a pochi metri dal tatami, la sostiene Maryan, la sua coach. Ma la possibilità che in finale Leila  possa incontrare un’atleta iscraeliana è sgradita alla Repubblica Islamica. Arriva dunque l’ordine, per lei, di ritirarsi della competizione. Dovrà fingere un inforrtunio e abbandonare i mondiali. Oppure trovare il coraggio di prendere una decisione impossibile.

Temi: donne, legami, amicizia, conflitto, storia, oppressione, dittatura , libertà .

27. C’ERA UNA VOLTA IN BHUTAN

Film drammatico / commedia , diretto da Pawo Choyning Dorij, durata 107’

I nostri giovani studenti vedendo il film possono avere  l’impressione di qualcosa che già sanno.  Il mesaggio  è : teniamo strette le belle conquiste della civiltà. Però il film li aiuta a riflettere sulla nascita della democrazia in un paese dove fino a poco tempo fà vigeva la monarchia, e come il diritto al voto sia una grande conquista democratica.

Bhutan 2006. Il re rinuncia a parte dei suoi poteri decidento di indire per la prima volta elezioni democratiche. Alcuni funzionari statali vengono mandati nei villaggi per spiegare direttamente le dinamiche elettorali. In uno di essi un Lama decide di dotarsi di almeno un fucile per ‘ mettere le cose a posto’….

Temi: democrazia, libertà,monarchia, diritti,elezioni , violenza .

CINEMA E MEMORIA (PARLARE DI OLOCAUSTO A SCUOLA):

28. ONE LIFE

Film drammatico diretto da James Hawes, durata 110’

Il film è un adattamento cinematografico della biografia “ If it’s not impossible…The life of Sir Nicholas Winton scritta da Barbara Winton.

Per i ragazzi è un film da vedere perché racconta la vera storia di una persona fino ad oggi sconosciuta come appunto Sir Nicholas Winton . L’ex broker è scomparso nel 2015, a 106 anni. Nel 2003, la Regina Elisabetta l’aveva nominato cavaliere “per i servizi resi all’umanità, per aver salvato bambini ebrei della Cecoslovacchia occupata dalla Germania nazista”. È stato poi nominato Eroe inglese dell’Olocausto. La Repubblica Ceca gli ha conferito l’onoreficienza più alta. A differenza di Oskar Schindler non è però un Giusto fra le nazioni in quanto di origini ebree e non “gentile”. Il film quindi non vuole solo rimarcare l’importanza del concetto di memoria, ma sottolineare proprio la necessità di diffondere storie positive, storie di chi ha avuto il coraggio e la volontà di fare qualcosa per gli altri e lottare per i principi in cui crede

La storia. Londra 1938, Nicholas Winton è un giovane broker in ascesa che decide di recarsi a Praga su richiesta di alcuni amici. Lì trova una situazione drammatica dal punto di vista umanitario: bambini e famiglie di ebrei in condizioni di estrema povertà e precarietà, a rischio della violenza nazista. Con il supporto della madre e di altri amici di Londra, Nicholas decide di organizzare dei treni speciali che portino bambini ebrei in Inghilterra per un affido temporaneo.

TEMI: Amicizia, Amore-Sentimenti, Anziani, Bambini, Dolore, Famiglia, Famiglia – genitori figli, Giustizia, Guerra, Libertà, Male, Mass-media, Matrimonio – coppia, Media, Metafore del nostro tempo, Politica-Società, Shoah – Olocausto, Solidarietà, Storia, Violenza

29. UNA VOLTA NELLA VITA 

Film diretto da Marie-Castille Mention-Schaar, durata 100’

Il film ha ottenuto 1 candidatura ai Cèsar.

Tratto da una storia vera, sceneggiata in collaborazione con la regista, da uno degli studenti che l’hanno vissuta, questa docufiction amalgama i temi dello svantaggio sociale, della multiculturalità, del disagio adolescenziale, della Shoah, sagacemente calati in un’unificante e trascinante storia. La scuola è ritratta con ottimismo e speranza, come il luogo possibile della trasmissione, non solo del sapere, ma ancor più del saper imparare.

Al Liceo Léon Blum di Créteil, nella banlieue parigina, dove convivono un miscuglio di etnie, confessioni religiose e conflitti sociali, nella classe più litigiosa e indisciplinata della scuola, la professoressa di storia propone loro un progetto comune: partecipare al Concorso nazionale della Resistenza e della Deportazione sul tema “I bambini e gli adolescenti nel regime concentrazionario nazista”. L’incontro con la memoria della Shoah avrà un impatto indelebile sulla vita e sul comportamento dei ragazzi. 

TEMI : scuola, conflitti e violenza nella scuola, pedagogia, memoria, sessismo, religione, importanza del collettivo .

30. L’ULTIMA VOLTA CHE SIAMO STATI BAMBINI 

Film commedia diretta da Claudio Bisio durata 90’

Il film è tratto dal omonimo romanzo di Fabio Bartolomei 

Il film ha aperto la 53ª edizione del Giffoni Film Festival  e anche la ventunesima edizione del Magna Graecia Film Festival 2024.Ha quindi ricevuto il Premio UNICEF, Premio Fuori le Mura, Premio del Pubblico e Castello d’oro durante il Festival di Castellinaria di Bellinzona. Ha poi vinto la diciottesima edizione del Festival del Cinema Italiano in Brasile, è stato vincitore ex-equo insieme a Io Capitano alla quindicesima edizione dello Sciacca Film Fest, ha ricevuto il Premio Giuria Giovani alla trentottesima edizione delle Journees du Cinema Italien de Nice.

Il film ha ottenuto la candidatura ai David di Donatello , nella categoria David Giovani. Ai Nastri D’ argento  Claudio Bisio riceve il Premio Nino Manfredi per il film, mentre durante il Festival Filming Italy Sardegna 2024 riceve il Filming Italy Nanni Loy Award per la regia. Si aggiudica inoltre anche il Premio internazionale Flaiano per il concorso italiano 2024.

Film indicato per i ragazzi per conoscere , parlare  ed educare le future generazioni al rifiuto della guerra e della violenza con rifermento ai  fatti tragici accaduti durante la seconda guerra mondiale , è la memoria della retata nazista del ghetto di Roma del 16/10/1943 dove le SS agli ordini di Kapler rastrellarono oltre 1000 ebrei  italiani per indirizzarli verso il campo di sterminio di Auschwitz. Il film attraverso gli occhi dei bambini riesce a raccontare con un tratto talmente  sensibile  da  offuscare la tragedia che c’è sullo sfondo.  

Vanda, Italo,Cosimo hanno dieci anni e, nonostante la Seconda guerra mondiale conoscono ancora il piacere del gioco che codividono con l’amico Riccardo che è ebreo. Il giorno in cui scompare decidono che non si può attendere: i tedeschi, che devono averlo portato via con un treno, debbono essere resi consapevoli del fatto che il loro amico non ha alcuna colpa per cui essere puni. Si mettono quindi in marcia seguento la strada ferrata. A cercare di raggiungerli ci sono Vittorioi, fratello di Italo e milite fascista che ha subito un ferita, e la suora dell’istituto per gli orfani che ospita Vanda .

TEMI: Shoah, leggi raziali, amicizia, storia, solidarietà, uguaglianza, libertà.

31. LA TREGUA 

Film drammatico/storico , diretto da Francesco Rosi , durata 

Film Tratto dsl romanzo di Primo Levi “ La Tregua”.

Il percorso offre un’occasione di approfondimento, per gli studenti che si avvicinano alla figura di Primo Levi, a partire dalle pagine del libro La tregua. Dal testo scritto fino alle immagini dell’omonimo film di Francesco Rosi, attraverso fonti e risorse anche inedite, si arriva a comprendere il complesso processo dell’adattamento cinematografico di un’opera letteraria. Il film come il testo sono una testimonianza che si fa indagine della condizione umana offrendo una possibilità importante di riflessione alle giovani generazioni e al pubblico tout court.

 27 gennaio 1945. Accolta dagli occhi infossati e increduli dei sopravvissuti allo sterminio, l’Armata Rossa entra ad Auschwitz. Gli ex prigionieri, tra cui il narratore del film, Primo Levi, iniziano il lungo viaggio di ritorno verso casa. Ci sono polacchi, cechi, francesi ed anche italiani. Per un po’ tutti rimangono uniti, poi gli italiani si affidano ad un connazionale che si spaccia per responsabile dei rapporti con i russi e cercano di pensare a come tornare in Italia. Comincia così un viaggio pieno di difficoltà affrontato nelle condizioni più disperate. Nel gruppo c’è Primo, che continua a rivivere dentro di sé gli orrori del lager e quasi non riesce più a pensare ad una vita diversa. Ci sono Cesare, molto estroverso, e Daniele, Ferrari, Unverdorben, D’Agata  Insieme attraversano l’Europa centrale, ora a piedi ora sui treni di fortuna, talvolta pensando di aver trovato la strada giusta, altre in preda allo sconforto per un traguardo che sembra allontanarsi sempre di più. Durante il cammino, Primo incontra un greco  Mordo Nahum, disincantato e disilluso che gli offre molte lezioni di vita. Il viaggio va avanti e diventa occasione per conoscere meglio gli altri e se stessi.

Temi: Shoah e i campi di concentramento, le leggi razziali, nazismo, antisemitismo, solidarietà, memoria.

IL MEGLIO DELLA PASSATA STAGIONE:

32. IO CAPITANO 

Film drammatico, diretto da Matteo Garrone , durata 121’

Premi: David Donatello 2024 , miglior film, migliore regia, migliore fotografia, miglior montatore, migliori effetti speciali visivi, migliore suono .

Candidato agli Oscar come miglior film internazionale 

Festival del cinema di Venezia : Leone d’argento per la migliore regia, premio Marcello Mastroianni migliore attore, leoncino d’oro Agiscuola/UNICEF, candidato al Leone d’oro. 

Questo film che nasce dalle testimonianze reali di chi ha attraversato l’inferno che i protagonisti si trovano davanti, è un esempio per comprendere più a fondo il fenomeno migratorio. E’ uno sguardo non dalla prospettiva occidentale che spesso conosce con superficialità a quanto accade sulle vie dei migranti, un controcampo di immagini necessario, in un periodo nel quale l’opinione pubblica e la politica internazionale appaiono sempre più lontani dal trovare una soluzione alle sofferenze di vuole soltanto trovare un futuro. 

In un’odissea contemporanea, Seydou e Moussa lasciano Dakar per raggiungere l’Europa, attraverso le insidie del deserto, gli orrori dei centri di detenzione in Libia e i pericoli del mare.

TEMI : migrazione, sfruttamento, violenza, desiderio, integrazione, responsabilità, amicizia, solidarietà, famiglia, 

33. C’E’ ANCORA DOMANI 

FILM drammatico , diretto da Paola Coltellesi durata 118’

Il film ha ricevuto numerosi premi : David Donatello, miglior regista esordiente migliore sceneggiatura, migliore attrice protagonista a Paola Coltellesi , migliore attrice non protagonista a Emanuela Fanelli , Nastro d’argento: Migliore film dell’anno , Globo d’oro: Miglior film,Ciak D’oro: Superciak d’oro a Paola Coltellesi, Festa del Cinema di Roma : premio concorso Progressive Cinema, Premiospeciale giuria, premio del pubblico , premio miglior opera prima.

Film indicato per i giovani perché riesce ad affrontare tematiche legate al femminismo e al patriarcato,  si propone di «allargare il discorso di Delia la protagonista e delle altre donne verso una dimensione non più solo individuale, ma finalmente collettiva e sociale» e, pur affrontando tematiche di violenza e di maltrattamenti, il film non le  mostra  nel suo crudo realismo.Non è rivolto  solo alle donne, ma anche  ai compagni, ai fratelli, ai padri, i quali  non possono che specchiarsi nella sequenza di episodi impietosi: lo strapotere maschile viziato dai privilegi della cultura ancora patriarcale.

Nella Roma della seconda metà degli anni Quaranta, Delia riveste esclusivamente i ruoli di moglie e madre, mentre il marito Ivano è il capofamiglia. Il fidanzamento della primogenita, con un ragazzo proveniente dal ceto borghese, crea fermento in famiglia. Quando Delia riceve una misteriosa lettera, la donna è determinata a rovesciare i ruoli prestabiliti e riesce finalmente a immaginare un futuro migliore.

TEMI: cultura patriarcale, femminismo, violenza di genere, diritti delle donne, amicizia, autodeterminazione, libertà, speranza.

34. HOLDOVERS

Film commedia, diretto da Alexander Payne, durata 133’(consigliato in lingua inglese per le secondarie di primo grado)

La pellicola si è aggiudicata l’Oscar alla migliore attrice non protagonista 

Golden Globe  premio al miglior attore in un film commedia e musicale

E’ un racconto di formazione, in bilico tra dramma e commedia, è un racconto convenzionale ma interessante specialmente oggi  che si parla di educazione alle emozioni e ai sentimenti , infatti il film  parla di dolore, di privilegio, di abbandono e di fallimento, di trasmissione e della famiglia che ci scegliamo contro quelle che ci impone la sorte .Il professore , l’allievo e la cuoca riescono  meraviglisamente a dare vita a una sorta di anomala famiglia, surreale , capace di aiutarsi nel momento del bisogno. 

Paul Hunham è professore di storia in uncollege del New England. Rigido ed esigente detesta gli studenti mediocri, figli dei ricchi benefattori che aspettano il diploma senza sforzo. Alla vigilia delle vacanze di Natale è incaricato di vegliare e sorvegliare i ragazzi che non hanno nessum posto dove andare. Tra loro, in altezza e spirito, spicca Angus Tully, allievo brillante e problematico ‘ dimenticato ‘ dalla madre. Ostinati e diversamente inadeguati al mondo, Paul e Angus sono costretti a socializzare sotto lo sguardo paziente di Mary Lamb, cuoco dalle scuole che ha perso il suo unico figlio in Vietnam. Ma l’isolamento e il Natale accorceranno le distanze e li contringeranno a ‘rompere le righe’e a ‘mettersi in riga’.

TEMI: famiglia, dolore, privilegio, abbandono, fallimento , solidarietà, accettazione, educazione.

35. MANODOPERA (indicato per primarie e secondarie primo anno)

Film di animazione, diretto da Alain Ughetto, durata 70’ 

Film di animazione eseguito con la tecnica dello stop motion, ai giovani  racconta la storia della famiglia del regista che ci fa conoscere il destino di personaggi che hanno affrontato due guerre, la miseria, il fascismo e che questa storia è anche una storia collettiva perché è quella di centinaia di migliaia di italiani che hanno lasciato la loro patria per stabilirsi in Francia, in Svizzera e in Belgio. E in qualsiasi altro posto. 

Ughettera alla fine dell’800. Lì vive la famiglia Ughetto che attraverserà, con la propria condizione di contadini ed operai, la prima metà del ‘900. Vivranno le guerre a cui gli uomini saranno chiamati e saranno costretti dalla povertà ad andare a cercare il lavoro dove c’è, cioè all’estero, dove però si trova anche dalla discriminazione per i ‘macaroni’.

TEMI: migrazioni, xenofobia, lavoro, miseria, agricoltura, pregiudizio.

36. GLORIA 

FILM drammatico, diretto da Margherita Vicario, durata 100’

Il film  è un bellissimo esempio della fragilità del potere , la sua incapacità di comprendere e abbracciare il cambiamento, la bellezza della libertà, la gioia delle alleanze, racconta una storia del passato inserendola prepotentemente nel nostro presente , dove ancora le donne sono costrette ogni giorno a denunciare il gender gap che le vuole condannate alla non espressione del proprio talento, in ogni settore, anche in quello musicale.

All’alba del 1800, l’istituto religioso Sant’Ignazio deve prepararsi a un evento storico: dal conclave veneziano emerge il nuovo Papa Pio VII, che per l’occasione visiterà tutte le chiese del Veneto e a Sant’Ignazio presenzierà a un concerto organizzao per lui. A capo del coro composto da ragazze organe cresciute nell’istituto c’è Padre Perlina, il quale però è in cresi d’ispirazione e scarica la frustrazione sulle povere musicistem oltre che sulla cameriera Teresa, un ragazza che non parla ma possiede un grande talento musicale. Con il concerto che si avvicina a grandi passo, saranno le giovani a prendere in mano il destinodell’istituto per proporre una musica decisamente poco classica. 

Indicato a partire dalle secondarie di primo grado.

TEMI: potere, storia, femminismo, sorellanza,  alleanze, amicizia, creatività, ricerca della identità, bellezza.

37. BAMBINI DI GAZA 

(I bambini di Gaza:sulle onde della libertà)

FILM drammatico, diretto da Loris Lai, durata 108’, liberamente ispirato a ‘Sulle onde della libertà’ di Nicoletta Bortolotti . 

Ha partecipato al Festival du film italien de Villerupt.

Questo film mostra  la costruzione di un rapporto di amicizia in un contesto estremamente complesso come quello della guerra a Gaza e che questo sia avvenuto tramite la passione per il surf.  Il  film dà voce ai bambini che rappresentano il futuro e la speranza che le cose possano cambiare e si possa arrivare alla pace. I bambini non partecipano alle decisioni degli adulti che portano a conseguenze anche devastanti come la guerra. E’ molto importante imparare ad ascoltare i bambini. Questa voglia di comunicare attraverso i loro occhi e le loro emozioni, con le voci piene di speranza dei bambini palestinesi e israeliani sarà un grande contributo alla formazione nella fraternità, per l’amicizia sociale e per la pace. E’ questo il messaggio di pace che contiene questa storia, dove l’amicizia con il diverso potrebbe essere la base dell’amicizia fra i popoli. 

Striscia di Gaza 2003. In prossimità di Gaza sono ancora presenti insediamenti iscreeliani, la seconda intifada è in corso. Il 43% della popolazione ha meno di 14 anni. Questo diconole didascalie iniziali, precedute da titoli di testa, sul cui nero rimbombano colpi di proiettie ed esplosioni. Il teatro di guerra è ben noto. Mahmud è un undicenne palestinese che vive solo a Gaza con la giovane madre Farh, vedova di un “martire” della resistenza, e la aiuta.La città è devastata da un conflitto infinitoche colpisce alla cieca i civili. Sulla spiaggia che frequenta per imparare a surfare, Mahmud vede un ragazzino muoversi furtivamente , è Alon, figlio unico di una coppia di ebrei, e ha in comune con lui la passione per la tavola da surf. 

TEMI: amicizia, resilienza, guerra, libertà, pace, passione, antifada, odio, 

METACINEMA (PARLANDO DI CINEMA A SCUOLA):

38. FANTASTIC MACHINE 

Film documentario diretto da  Axel Danielson, Maximilien Van Aertryck. Durata 85’ 

E’ un documentario per i ragazzi che fa riflette su cosa accade oggi nel nostro tempo in cui le immagini si scambiano alla velocità della luce e in cui si parla di fake news a proposito e a sproposito? Come ci relazioniamo ad esse? Siamo consapevoli che basta allargare o stringere una inquadratura per modificare totalmente la percezione di un accadimento da parte di che guarda?

La macchina da presa è il soggetto di questo documentario che vede i due registi ancora uniti in una ricerca. Questa volta si chiedono come la contemporanea ossessione per le immagini si sia sviluppata al punto da mutare i nostri comportamenti. Partono le prime immagini impressionate su una lastro fotografica per diungere al dato, stimato per il 2022 di 45 miliari di camere persenti sul pianeta e senza alcuni tipo di linea progettuale.

TEMI: cinema, meraviglia, manipolazione, 

39.  LAST FILM SHOW 

Film drammatico/romantico, diretto da Pan Lanin, durata 110’.

Film indicato per giovani stsudenti  amanti del cinema , ci restituisce un interessante viaggio alla scoperta del cinema condotto attraverso l’innocenza e la spontaneità di un bambino che vive in uno degli innumerevoli villaggi che Ghandi amava considerare “l’India profonda”. Quello del protagonista è essenzialmente un racconto di formazione (in parte autobiografico) sul cinema, condotto all’interno e al di fuori di esso. Ma gli spunti di riflessione che la pellicola offre sono svariati, rivelandoci  i segreti del cinema , fino a ricondurci ai pioneri del cinema. 

Samay è un bambino di nove anni che vive in un remoto villaggio dell’India. Aiuta il padre che ha un chiosco che vende il tè nei pressi di una stazione ferroviaria e passa gran parte delle sue giornate a raccogliere oggetti sulle rotaie della ferrovia. Un giorno va con la famiglia al cine e ne resta folgorato. Da quel momento trova ogeni pretesto per non andara a scuola, prendere il tremo e raggiungere la sala. Quando viene scoparto senza bigliero e buttato fuori dal cinema, trova un accordo con il proiezionistra; Samay potrà guardare i film gratis in cabina di proiezione in cambio dei buonissimi piatti cuinati dalla madre. O sipo racconti appassionano anche gli amici e assieme a loro, di nascosto dai genitori decidi di cosruire una sala cinematografica casalinga. Fino a quando viene scoperto.

TEMI : cinema, tecnica, magia, desiderio , sogni, volontà, creatività.

Si realizzano attività di PCTO programma inviato a richiesta. Per informazioni e chiarimenti anche di carattere generale rivolgersi ai seguenti contatti:

FABIO AMADEI mobile 3343377541 (direzione)

Daniele Di Liberto fisso 066864395 (amministrazione)

Pierluigi Corsetti mobile 3358223482 (educatore alla visione) 

Riccardo Tavani mobile 3711252810 (educatore alla visione)

Giovanni Sabatino mobile 3701317572 (PCTO)


Orari

Acquista